Luisa De Benedictis nasce ad Ortona a Mare ( CH ) nel 1839. A venti anni conosce Francesco Paolo Rapagnetta – d'Annunzio che sposa il 3 maggio 1858 con nozze fastose che le permettono di entrare nella nuova casa di Corso Manthonè con tutti gli onori.
L'amore di Gabriele d'Annunzio per la madre fu di ispirazione filiale ed estetica; meglio di qualunque commento parlano le commosse pagine che d'Annunzio scrive per lei: dall' Inno alla madre mortale(Laus vitae) a Consolazione(Poema Paradisiaco), dalle pagine del Notturno a quelle delle Faviglie del maglio del Libro segreto, del Libro ascetico della giovane Italia. Basti citare un brano da Il secondo amante di Lucrezia Buti in Le faville del maglio:
"Colei che quasi ogni notte si levava per un'ansia subitanea e veniva nella mia stanza e indagava il mio sonno e mi poneva una mano sul cuore e si chinava a bevermi l'alito e sentiva in sè che la vita era bella perchè il figlio viveva".
Poesie e prose testimoniano come l'amore di Gabriele per la madre non solo non subì diminuzioni col passare degli anni ma andò crescendo fino a divenire un vero e proprio culto, perchè se “Donna Luisetta” (come veniva chiamata a Pescara) fu per il figlio la cretura che più colpiva l'innata bontà del suo cuore, fu anche la grande e silenziosa ispiratrice della sua opera.
“Donna Luisetta” muore il 27 Gennaio 1917 nella sua casa a Pescara: la sua morte viene comunicata da un messo del Generale Cadorna al Poeta che febbricitante scende a Pescara per partecipare ai solenni funerali in divisa da capitano. La salma viene prima sepolta al cimitero di S.Silvestro e sulla tomba viene posta una croce fatta con due assi di legno di un peschereccio. In seguito, il 28/8/1949, viene traslata nell'Arca scolpita da Arrigo Minerbi all'interno della Cappella situata nel braccio sinistro del transetto della nuova Chiesa di S. Cetteo-Tempio della Conciliazione.