sabato 2 gennaio 2021

IL VITTORIALE | PRIORIA-Stanza del Lebbroso

 Questa stanza, chiamata anche zambra del misello o cella dei puri sogni, fu concepita da d’Annunzio come luogo di meditazione ove ritirarsi negli anniversari fatidici della sua vita. Alle pareti pelli di daino e sul soffitto nei cassettoni dorati i simboli del martirio di Cristo inframmezzati da figure eteree di sante — Caterina da Siena, Giuditta di Polonia, Elisabetta d’Ungheria, Odilla d’Alsazia e Sibilla di Fiandra — dipinte da Guido Cadorin e che il poeta disse che gli apparvero in sogno per invitarlo ad abbandonare i piaceri del mondo. Su un podio rialzato la statua lignea di san Sebastiano di scuola marchigiana e il letto chiamato dal poeta delle due età perché simile a una bara e al tempo stesso a una culla. Nel quadro in fondo alla parete è raffigurato invece san Francesco nell’atto di abbracciare un lebbroso che altri non è che lo stesso d’Annunzio. Di Cadorin è anche il dipinto sulla parete di fondo raffigurante Gesù Cristo nell’atto di benedire la Maddalena. Su un tavolino i ritratti fotografici della sorella Elvira, della madre Luisa e di Eleonora Duse, insieme con la coppa delle Vestali in vetro smaltato di Vittorio Zecchin. Fra tutte le stanze del Vittoriale quella del lebbroso è forse la più densa di simboli la cui fonte principale sembra essere invece la Storia di San Francesco d’Assisi di Chavin de Malan tradotta da Cesare Guasti, pubblicata a Prato nel 1879.In questa stanza, per la veglia privata, venne esposta la salma del poeta nella notte fra l’1 e il 2 marzo 1938.



IL VITTORIALE | PRIORIA -Corridoio della Via Crucis

Prende questo nome dalle formelle in rame smaltato che rappresentano le quattordici stazioni della Via crucis, opera di Giuseppe Guidi. Le pareti sono rivestite con tessuti vaiati di Lisio e Ferrari di Milano, recanti il motto “Pax et bonum – malum et pax”. All’angolo il calco del frate piangente del sepolcro di Philippe Pot conservato al museo del Louvre. Dalle finestre si possono vedere il cortile degli schiavoni, con lo stemma di monte Nevoso e il portico del parente.