venerdì 2 aprile 2021

IL VITTORIALE | PRIORIA Zambracca

 Il nome è derivato da un antico vocabolo provenzale che significa donna da camera. Anticamera alla stanza da letto e guardaroba, negli armadi e nei cassettoni ancora oggi vi è la biancheria del poeta, in questa stanza d’Annunzio sbrigava le ultime faccende della giornata e qui, seduto al tavolo, fu trovato morto la sera del 1º marzo 1938. Alle spalle della scrivania la fornita farmacia del poeta, sull’armadio riproduzioni in gesso dei cavalli fidiaci del Partenone. Sulla scrivania il completo da scrittoio firmato da Mario Buccellati, orafo del Vittoriale e soprannominato dal poeta Mastro Paragon Coppella, la testa d’aquila in argento di Renato Brozzi, la testa dell’Aurora di Michelangelo.


IL VITTORIALE | PRIORIA Stanza della Leda

 Era la camera da letto del poeta e prende il nome da un grande gesso posto sul caminetto raffigurante Leda amata da Giove trasformatosi in cigno. Sulla porta si legge il motto Genio et voluptati, al genio e al piacere, e dall’altro lato è appesa una piastrella proveniente dal palazzo Ducale di Mantova con il motto Per un dixir, per un solo desiderio. Sul soffitto, decorato da Guido Marussig, sono riportati i famosi versi della canzone dantesca Tre donne intorno al cor mi son venute… Anche qui l’assortimento di oggetti è vario: dagli elefanti in maiolica cinese ai piatti arabo-persiani, dai bronzi cinesi alle maioliche azzurre e ai mobili in stile orientale. Notevoli il copriletto in seta ricamata persiana con animali selvaggi, dono a d’Annunzio della moglie Maria Hardouin di Gallese, un dipinto di Mario de Maria, il Ritratto di Dogaressa di Astolfo de Maria e il calco monumentale del Prigione morente di Michelangelo, i cui fianchi d’Annunzio cinge con un drappo a nascondere le gambe ritenute troppo corte rispetto al busto.


IL VITTORIALE | PRIORIA Veranda dell’Apollino

 Il piccolo ambiente fu aggiunto da Maroni alla struttura originaria della villa per schermare la luce diretta del sole nella stanza della Leda e fungeva da saletta di lettura affacciata sui giardini del Vittoriale digradanti verso il lago. Il nome del vano deriva dal gesso di un kouros arcaico decorato dal poeta con occhi azzurri, un prezioso perizoma e un fascio di spighe dorate, simbolo di abbondanza; la stanza è decorata da riproduzioni di ritratti famosi della pittura italiana del Rinascimento, animali in porcellana Lenci e Rosenthal, tappeti e vasi persiani. Su un tavolino le fotografie della madre e di Eleonora Duse.


IL VITTORIALE | PRIORIA Bagno Blu

 Nel bagno, suddiviso alla francese in sala da toilette e ritirata, sono collocati oltre 600 oggetti i cui toni dominanti sono il blu e il verde. Per la ristrutturazione Maroni si avvalse della consulenza di Gio Ponti. Sul soffitto si legge il motto, da Pindaro, Ottima è l’acqua, e alle pareti, oltre alle riproduzioni degli ignudi della cappella Sistina di Michelangelo, troviamo a fianco della vasca da bagno una ricca collezione di piastrelle di ceramica da parete di produzione persiana, alcune delle quali risalenti anche ai secoli XVII e XVIII. Sul tavolo oggetti da toeletta di Buccellati in argento e pietre, vetri muranesi, collezioni di pugnali e spade. La ritirata contiene tre maschere lignee del teatro giapponese del secolo XVIII e una figurina femminile di porcellana Rosenthal del 1927. La vetrata con i coloratissimi alcioni è opera di Pietro Chiesa.