Sottile
ella era e tutta bionda; su la nuca infantile
due ciocche avean que' caldi luccicori vermigli
che han le vergini antiche di Tadema;
Tra i cigli lunghi li occhi avean l'iride verdognola, raggiante
di fini àcini d'oro.
Sopra un fondo di cielo
aranciato i grandi alberi, dinanzi, ne 'l fogliame
prendean tinte metalliche, toni intensi di rame.
Il corpo di lei esalava un ardente
profumo, qual di frutto maturo; ed un'alena
tepida palpitava ne 'l bosco.
E in ogni vena
a me correva l'aspro vin de la giovinezza.
Le viole cadevano; era una pioggia enorme.
Tutto il bosco, un istante, parve a la mia vista
una maravigliosa foresta di ametista
che risplendeva
Or venivan d'in torno le nebbie di viola
ne l'aria; una penombra dolce velava l'aria,
e su da la foresta profonda e solitaria
sorgevano le voci de le cose, li odori
Pareva come da i fiori,
da le foglie, da l'erbe un sogno vegetale
salisse e si spandesse, grande e soave.
Que' richiami d'amore, trepide ne 'l misterio
de l'ombre vigilando se non già tra 'l fogliame
d'in torno luccicassero li occhi ardenti di rame
d'un amante.
I secolari tronchi di quercia ergevano a li incanti lunari
le membra e ne la evanescenza
de la luna era come una selva lontana
di cupole e di aguglie.
Un largo
respirare di belva; ma come voci rotte
di piacere animavano il bosco, ne la notte.