giovedì 25 giugno 2020

VIVERE ARDENDO E NON BRUCIARSI MAI

Il gesto rivoluzionario fiumano è certamente il grido di un’anima libera, la protesta dell’aristocrazia del popolo italiano, del popolo ardito, la vendetta della libertà, che dopo essersi levata alta e solenne sulle rive del Piave e nelle pietrose trincee del Grappa, era stata vilipesa dalla ciarlataneria internazionale riunita a Versailles.Questa grande tragedia fu realmente un atto di rivolta contro la codardia dei nostri governanti dopo la guerra e per più di un anno divenne il simbolo della gloria d’Italia, la roccaforte alla quale il Fascismo, ancora debole nella sua origine, guardava con speranza, quasi per attingere più forze e muovere nel nome di Fiume martire contro le tristizie della politica interna.